martedì 20 luglio 2010

Ah la Turca...

No, niente Mozart in questo caso, parliamo di cesso. Si, proprio della tazza del water.

Penso che il concetto di "gabinetto alla Turca" faccia venire in mente a chiunque delle situazioni talvolta scomodissime. Ricordo anni fa in un bar su una pista da sci… che poi certe cose succedono quando meno è opportuno.

Una mano a tenere il pantalone che non finisca troppo indietro; un'altra per aggrapparsi e stare abbastanza indietro in modo che… non finisca troppo avanti; un'altra per pulirsi… e poi le zuave di pancia che non favoriscono la posizione.

Sicuramente la mia esperienza personale associa al gabinetto alla Turca una sensazione di assoluto disagio.

Bene, mi trovo a Istanbul per lavoro per la prima volta e chiaramente qui i gabinetti ci si immagina siano tutti "Turchi"… ma con grande sorpresa scopro che è tutta un'altra cosa.

Niente più posizioni rannicchiate e in pericoloso equilibrio, ma comode tazze, quasi come le nostre.

Si, quasi ma nel senso di meglio, perché sono dotate di un ugello abbinato a un rubinetto che alla bisogna proietta un getto d'acqua proprio nel… punto giusto!

Cavolo! è un sistema formidabile, efficace, rapido e conveniente. Non serve neanche il bidè.

Il dispositivo ha sicuramente attinenza con necessità collegate alla religione che prevede di lavarsi solamente con acqua ma lo trovo sicuramente geniale.

L'ho visto dapprima in aeroporto e poi in azienda dove avevo un meeting.

Incuriosito ho azionato il rubinetto… ma non da seduto, ero in piedi (non fatelo mai!) e la mia curiosità è stata appagata da un poderoso getto d'acqua che mi ha colpito di rimbalzo, chiarendomi qualsiasi dubbio.

Non potendo disertare la sala con tutta la gente che mi aspettava ho deciso di uscire gocciolante e con un gran sorriso ho detto "Ora mi è chiaro a cosa serve!". L'aria condizionata ha posto rapidamente rimedio.

Da indiscrezioni sembra che il nuovo sistema venga denominato "alla Franca" ma per me sarà sempre "Ah la Nuova Turca".




giovedì 3 giugno 2010

Falsa partenza ma adesso è ufficialmente attiva la mia PEC

Ho lasciato passare qualche giorno dopo l'attivazione della caselladipostacertificata all'ufficio postale prima di verificarne l'attivazione. Quando ho saputo che al momento dell'attivazione arriva un'email di conferma mi sono insospettito perché di email non ne era arrivata alcuna, neanche bloccata dai vari antispam.
Entrando nel sito con user e password mi appare un "Benvenuto Stefano" ma di fianco c'è scritto che la casella non è ancora stata attivata, di recarmi all'ufficio postale etc etc...
E subito mi è tornato in mente lo sguardo della sportellista che disse "Stavolta ci siamo...".
La collega di stamattina ha individuato subito il pulsante [Attiva] che facendo comparire sullo schermo un "Sei sicuro di volere attivare questa casella di posta certificata?" ha lasciato intuire che tale azione non fosse stata eseguita regolarmente la volta scorsa.
Dopo poche ore ho ricevuto la definitiva email di conferma dell'avvenuta attivazione.
Alla lista dei fogli stampati vanno però aggiunti altri 4 fogli: 2 che ho portato io (sì, alla fine ho capitolato ma ho stampato in modalità bozza e su carta già utilizzata da un lato) e altri 2 che la scrupolosa impiegata ha utilizzato per la ristampa del contratto che ho diligentemente firmato.

giovedì 20 maggio 2010

...stavolta ce l'abbiamo fatta! Da oggi anch'io ho la PEC (beh, forse... quasi...)

Questa mattina sono passato davanti all'ufficio postale e mi sono detto "dài che ci riproviamo".
Prendo il numero come dal salumiere e arrivo allo sportello.
La signora, vedendo che avanzavo brandendo vistosamente il depliant della PostaCertificat@ subito mi chiede: "cosa deve fare?" non nascondendo uno sguardo sospettoso.
"lapec" le dico... "Ah questa proprio non la so far... ehm... no mi scusi ma non sono abilitata per questa cosa qui, cioè non sono... deve parlare con la mia collega" e mi indica la signora con cui avevo parlato la volta scorsa che mi scruta da dietro gli occhiali da lettura inchinando il capo.
Mi avvicino e le chiedo se ha tenuto le fotocopie della volta scorsa... "no, tutte le volte dobbiamo rifarle" (quindi altra carta!) ma stavolta usa un solo foglio per farci stare la carta d'identità fronte/retro e il codice fiscale.
Ci riprova però: "ha portato la stampa dell'email?" ...No! Ho il codice cliente salvato sul telefonino.
Dopo qualche attimo di silenzio le si illumina il sorriso: "Stavolta dovrebbe essere occhei".
Arriva con altri 4 fogli stampati che mi fa firmare e me ne lascia uno da portare a casa.
Bene, adesso ho finalmente la PEC (devo solo ricordarmi quale password avevo inserito...!) e ora, quasi per contrappasso, mi bevo un caffè guardando il sito di una azienda che invece gestisce la carta con un po' di consapevolezza.

sabato 15 maggio 2010

Buongiorno, devo attivare la PEC... "E cos'è l'apec?"

Questa è la risposta tipica a uno sportello delle Poste quando si cerca di attivare la Posta Elettronica Certificata.
Dal 26 aprile 2010 è possibile richiedere l'attivazione della casella personale sul sito del governo.
La saturazione del sito era oggetto di ilarità nei primi giorni, cosa abbastanza comprensibile.
Ad oggi ci sono state 194687 richieste ma ne sono state attivate solamente 53553... perché meno del 30%?
Dopo la mia richiesta di attivazione via web sono stato indirizzato su una pagina che diceva "Gentile Cliente, la sua richiesta è stata presa in carico. Il suo Codice Richiesta è il seguente: ... A breve verrà ricontattato ai recapiti da lei indicati e le saranno comunicate le indicazioni necessarie per il perfezionamento dell'attivazione."
Arrivata la mail con il codice cliente me lo memorizzo sul cellulare (perché mai dovrei stamparmi un foglio la cui unica informazione è un numero di 5 cifre?) e vado all'ufficio postale di Cornaredo.
Aspetto poco e al mio turno saluto la signora allo sportello con "Buongiorno, devo attivare la PEC".
Questa mi guarda un po' stordita e prima di rispondermi che il ferramenta è più avanti mi chiede "e cos'è l'apec?"... Spiego: lapostaelettronicacertificata...
"Ussignur! un altro con 'sta roba. Ha portato tutto vero?"
Beh il ministro in più occasioni ha detto che basta recarsi in posta con la carta d'identità... cosa altro serve?
La signora per nulla intimorita sparisce per qualche istante e poi ritorna con un esempio di un altro utente che contiene:
- il contratto in due pagine (la seconda semivuota, con un minimo di impaginazione poteva essere una sola) che mi spiega che una copia va all'utente e una rimane a loro... 4 fogli;
- la fotocopia della carta d'identità fronte e retro, 2 fogli;
- la fotocopia del codice fiscale; 1 foglio;
- una fotocopia con alcune istruzioni scritte a mano (forse da qualcuno che l'ha istruita in merito) che vengono utilizzate a mo' di checklist, spuntando la presenza delle fotocopie summenzionate, 1 foglio;
- la fotocopia dell'email che l'utente ha ricevuto dal governo, 2 fogli (uno se l'è stampato l'utente e se lo tiene, la copia rimane alle poste).
In totale fanno 10 fogli in A4...
Molto deluso mi adeguo e consegno alla signora la mia carta d'identità e il codice fiscale.
Lei sparisce nuovamente e poco dopo ritorna dicendo:
"Non riesco a entrare nel sistema... siamo completamente scollegati".
In un attimo mi sono immaginato la signora (invero un po' sovrappeso ma io dovrei tacere su tale circostanza) che cercava di infilarsi in uno stretto pertugio che dava accesso al terminale per collegarsi al governo ma non riusciva a passare...
Ma al "completamente scollegati" non ce l'ho fatta a trattenere le risate... si può essere anche solo parzialmente collegati quindi? Una donna può essere un po' incinta?
"Può tornare più tardi che magari riproviamo?"
Diciamo che il primo tentativo non è andato molto bene... magari ci riproverò quando finisco di asciugarmi le lacrime.

mercoledì 3 febbraio 2010

Le sette malattie mortali della gestione occidentale

Deming elenca sette malattie mortali del management e, in generale, della società occidentale.
1. Mancanza di costanza nello scopo
2. Enfasi sui profitti a breve termine
3. Valutazione basata sui risultati, livelli di merito, o revisione annuale delle prestazioni
4. Mobilità dei manager
5. Dirigere una ditta basandosi solo sui dati visibili (e misurabili)
6. Costi medici eccessivi
7. Eccessivi costi di responsabilità, a causa delle pressioni dei legali che ne traggono guadagno

Tratto dalla pagina Wikipedia in italiano su William Edwards Deming

venerdì 7 agosto 2009

volando e guidando

Domani si parte per un bel giretto in USA di due settimane...
Da JFK risalendo la costa nord est tra parchi e città, poi in Canada lungo il San Lorenzo, rientro in USA alle Niagara falls e infine un po' di shopping a NY.
Non vedo l'ora... valigia già pronta.

sabato 30 maggio 2009

Una gradita sorpresa birrosa

Qualche giorno fa ho scoperto di avere un birrificio vicino a casa grazie a un passaparola tra amici. Oggi sono andato per dare un'occhiata e... che birra ragazzi!
Produzione artigianale di birra non filtrata e non pastorizzata.
Il Birrificio Geco è veramente un posto da gustare.